Lo ammetto non sono mai stato un fan di Sonic. Forse perchè cresciuto a pane e Nintendo e abituato alla precisione perfetta nei salti in Super Mario Bros, Sonic mi è sempre sembrato un gioco di corse mascherato da platform game. Solo in tempi recenti ho capito che bisogna guardare Sonic da un altro punto di vista che non è quello dei platform game. Sonic è un gioco di riflessi e abilità, in cui la comprensione del percorso e su come portarlo a termine nel più breve tempo possibile fanno indubbiamente la parte dei leoni. L'importante non sono i salti precisi come in Mario, bensì capire quale percorso prendere studiandosi accuratamente ogni mossa per arrivare all'anello finale incolumi, velocemente e soprattutto con stile. Per questo Sonic Colours però il Sonic Team deve aver giocato a fondo i due episodi usciti su Wii di Super Mario Galaxy. Lo si capisce immediatamente fin dalle prime battute, il gioco è ambientato nello spazio tra diversi pianetini e il porcospino di Sega utilizza molti power up che conferiranno strane abilità al protagonista come la possibilità di trivellare il terreno, trasformarsi in un raggio laser schizzando alla velocità della luce, incollarsi come un novello Spiderman alle superfici e addirittura di volare e planare. La trama è, come daltronde in tutti gli episodi della serie, decisamente elementare. I piani di conquista del diabolico Dr. Eggman l'hanno portato alla costruzione di una trappola spaziale a forma di Luna Park alimentato dall'energia dei Wisp, piccole creature aliene dotati di incredibili poteri. La trappola attira-porcospini funziona alla perfezione, Sonic si fionda ad affrontare le diverse zone del parco aiutato dall'indimenticabile volpacchiotto Tails e dai Wisp stessi. Sono loro infatti che doneranno i power up al protagonista e che conferiranno al gioco intero un'ottima varietà. Come tutti sappiamo il passato recente della mascotte Sega non è dei più felici. Da Sonic Adventure e Sonic Adventures 2 entrambi usciti su Dreamcast in poi, Sega non ne ha azzeccata più una tentando sempre con insuccesso di portare il suo personaggio nel mondo dei platform game tridimensionali. Sonic Heroes, Shadow The Hedgehog, Sonic The Hedgehog, Sonic Unleashed e Sonic e il Cavaliere Nero sono stati tutti giochi molto al di sotto delle aspettative dei fan, arrivando addirittura a catastrofismi come avvenuto per il primo gioco pubblicato su console HD nel 2006 dal semplice titolo di Sonic The Hedgehog, che peccava praticamente sotto ogni aspetto. Oppure ancora in Sonic Unleashed, Sega ha cercato di trovare l'elemento innovativo a tutti i costi conferendo l'abilità al protagonista di trasformarsi in un lupo mannaro e in questa forma fargli affrontare dei livelli da action game con conseguente rovina totale del gioco. Sega doveva capire che non c'era bigogno dell'elemento innovativo ma che tutti i fan della serie stavano aspettando, nè più nè meno, Sonic nella sua forma originaria. E fortunatamente ve lo posso preannunciare questo avviene con Sonic Colours per Nintendo Wii. Se è vero che la grafica è la prima cosa che valuterete avviando il gioco allora posso affermare che rimarrete piacevolmente impressionati. Certo, siamo su Wii non è che come per magia ci troviamo di fronte a una console HD. Ma la qualità grafica del gioco è straordinaria, una delle migliori su console Nintendo, paragonabile a quella sfoggiata dal capolavoro Super Mario Galaxy. Poco alising, ottimi effetti e trasparenze, buone animazioni, ottime ambientazioni. Il problema è che il gioco è talmente veloce che non avrete manco il tempo di notare le prodezze grafiche del gioco. Superata la soglia puramente visiva infatti, ciò che vi lascerà di stucco ve lo posso garantire è la varietà di gioco e il design dei percorsi realizzati dal Sonic Team. In Sonic Colours non manca davvero niente, ci sono fasi di piattaforme, corse che ricordano veri e propri giochi di guida, svariati scontri con i boss... spesso e volentieri rimarrete a bocca aperta perchè in un unico stage la varietà di situazioni in cui vi imbatterete è ampia, se un minuto prima correrete a perdifiato tra i classici loop della serie un minuto dopo vi ritroverete a scivolare su tubature a rotta di collo o a rimbalzare su piattaforme instabili. Il gameplay finalmente non è cambiato nel concept dai classici Sonic 16-bit. Colours richiede riflessi eccezionali e una concentrazione zen per essere portato a termine al 100%. Anche qua infatti l'obbiettivo primario è quello di studiarsi per bene i percorsi arrivando alla fine nel minor tempo possibile e in possesso di quanti più anelli riusciate a reperire nel corso dei livelli che si snodano in una mezza infinita di strade differenti da prendere per ognuno, e in base a quale sceglierete di prendere ci metterete più o meno tempo e raccoglierete più o meno anelli. Ecco perchè ogni singolo stage va ripetuto diverse volte, perchè giocando ogni stage di filata arrivando alla fine è solo una minima parte del divertimento. Prendere diverse strade, studiare bene il percorso ed evitare diligentemente gli ostacoli posti su di esso è l'unico modo sicuro per ottenere una S (che sta per Super nel caso non lo sappiate) come giudizio a fine stage. Se si sbaglia, si preme start e si rinizia da capo perchè basta un passo errato e il grado S ve lo sognate. E vi posso assicurare che ottenere il grado S in tutti gli stage del gioco è una sfida di difficoltà pazzesca, improba anche per il fan più hardcore della serie. Per accontentare proprio tutti i fan poi, Sega ha ben pensato di inserire diverse fasi bidimensionali nel gioco... peccato che tutto si amalgama anche in uno stesso stage. Non esistono livelli completamente bidimensionali infatti, ma il cambio di prospettiva può arrivare a sorpresa in unico stage, magari poco prima completamente tridimensionale, senza preavviso e con risultati quantomeno esilaranti. Rimanere a bocca aperta davanti ai livelli di Sonic Colours è del tutto normale, mi è capitato di prendere per sbaglio un trampolino e vedere Sonic lanciato fuori dal percorso a rotta di collo verso il baratro quando all'ultimo secondo appare una strada verde luminosa del tutto invisibile che consente a Sonic di proseguire in una sezione del livello assolutamente fuori dal campo visivo... insomma se non finivo per caso sopra quel trampolino, io non avrei mai visto quel possibile percorso alternativo per portare a compimento lo stage. Il sistema di controllo è semplice e funziona bene, con la levetta analogica del nunchuk si controllano i movimenti di Sonic, premendo il grilletto B sotto il Remote lo si fa aumentare di velocità, il tasto A serve per saltare e in presenza di nemici e altri oggetti posti strategicamente di effettuare il classico attacco roteante al volo. Questo comodo sistema di controllo permette facilmente di lanciarvi in peripezie che spesso e volentieri vi chiederete come diamine avete fatto a effettuarle. I livelli sono parecchi e, come detto in precedenza, vanno tutti affrontati più volte per recuperare gli oggetti nascosti e per migliorare il proprio punteggio. Non contenta di aver preso spunto da Super Mario Galaxy, Sonic Team ha anche deciso di partecipare alla moda del momento dando la possibilità di affrontare il gioco in compagnia di un amico in livelli espressamente realizzati (non sono infatti ambientati nel Luna Park di Eggman ma in una specie di simulatore virtuale) per essere giocati in due. Inutile dire che sono anche molto divertenti e, seppur possano essere affrontati anche da soli, danno il meglio di se solamente in più giocatori. Non tutto però è di buona fattura, il sonoro per esempio è assolutamente mediocre con motivetti che vanno dal pop al rock che annoiano le orecchie del giocatore. Niente di grave d'accordo ma spesso vien voglia di togliere il sonoro perchè la musica può stufare. In conclusione è indubbio che Sonic Colours sia il miglior gioco di Sonic in 3D uscito negli ultimi anni, insieme ad Adventure e Adventures 2 è indubbiamente il migliore di tutti i tempi. Dategli una possibilità e non ne rimarrete delusi, il titolo è giocabile, è longevo, è bello da vedere ed è ostico al punto giusto per i giocatori esperti. Per rendervi partecipi anche di una seconda campana oltre la mia, e per darvi una dimostrazione visiva del gioco dopo il giudizio finale troverete la video recensione di IGN.com.
GIUDIZIO
GRAFICA E TECNICA:9
SONORO:7
GIOCABILITA':8.5
LONGEVITA':8.5
TOTALE: 8.5 out of 10
Sonic Colours è un gioco che non dovete farvi scappare assolutamente se siete fan del porcospino blu Sega. E' senza ombra di dubbio la sua migliore impresa in questa generazione e se siete cresciuti a pane e Mega Drive non potete non possedere un Nintendo Wii con questo gioco. Per tutti gli altri invece è un gioco assolutamente da provare, potreste scoprire un nuovo amore oppure far ritornare in voi una passione assopita ormai da troppo tempo.
Io mi sono fermato a Sonic 2... certo che deve essere cambiato un bel po', ai tempi mi ricordo che per qualche salto poco preciso si faceva una brutta fine sulle spine o la lava X)
RispondiEliminaEppure ti assicuro che questo capitolo per Wii riprende molti dei concept degli originali degli anni '80 ;) Forse è l'unico Sonic in 3D che lo fa.
RispondiEliminaNon ne ho mai visto uno delle generazioni post Mega Drive, potrebbe essere la volta buona :)
RispondiEliminaPuoi provare anche Sonic Colours in versione DS, è bellissimo anche quello ;)
RispondiEliminaAh buono mi lancerò su quello allora :)
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