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martedì 6 settembre 2011

Sony: "Microsoft difende una tecnologia inferiore"


Qualche giorno fa hanno fatto scalpore le affermazioni del boss europeo di Microsoft Chris Lewis riguardo la strategia attuata dalla compagnia americana nei confronti dei software terze parti sia di studi indipendenti che di grandi e rinomati publisher. Lewis ha affermato: "I titoli 360 devono essere commercializzati almeno simultaneamente con altre piattaforme, e devono avere almeno una parità di contenuti con le versioni in tutte le regioni in cui il gioco è disponibile. Se queste condizioni non vengono soddisfatte, Microsoft si riserva il diritto di non permettere che tale contenuto sia pubblicato su Xbox 360". In pratica o il gioco esce con un'esclusiva parziale o assoluta su 360 oppure può uscire in contemporanea con altre piattaforme ma deve avere la stessa identica quantità di contenuti. In questo modo Microsoft vieta alle terze parti, qualora queste vogliano vedere il gioco pubblicato su Xbox 360 o Xbox Live, di prendere accordi di esclusività di qualsiasi tipo sia con Sony che con Nintendo pena il rifiuto della pubblicazione sui loro hardware. Oggi è Rob Dyer, presidente delle pubbliche relazioni di Sony Computer Entertainment America, a dare una risposta a queste assurde mosse di Microsoft definendole come un semplice escamotage per difendere una tecnologia inferiore. Dyer afferma "Penso che quello che ha affermato il boss di Xbox Europe, così come altri rappresentanti di Microsoft, sia un chiaro esempio di come si tenti di proteggere una tecnologia inferiore. Una strategia che punta a limitare le altre compagnie, in modo che se gli sviluppatori volessero offrire un Blu-ray con contenuti extra che superano i 9GB, devono sempre ricordarsi che invece Microsoft non può farlo. E questo è un problema enorme con loro. All'inizio riguardava i piccoli publisher, e possiamo parlare di quello che è successo su XBL, e la politica MS che richiede agli editori una lista di cose da fare al fine di poter utilizzare il loro network e vedere il loro titolo pubblicato su Xbox Live. Microsoft in sostanza detta quanto tempo il gioco dovrà rimanere esclusiva, e se non si tratta di una propria IP quindi, quanto tempo questa ha l'obbligo di rimanere su console Xbox. Ora questo processo si è esteso, non riguarda solo gli sviluppatori indie, ma anche i grandi publisher. Da un punto di vista creativo, quello che stiamo facendo è offrire sempre il meglio per i nostri consumatori, cosa che Microsoft non fa, per difendere una tecnologia inferiore alla nostra." Noi ci troviamo totalmente d'accordo con Sony ancora una volta ma vorremmo comunque dire la nostra. Utilizzare questi metodi per ottenere il controllo di un intero mercato non va bene per nessuno. Non si può costringere le terze parti e le software house tutte e non prendere accordi di esclusività con altre compagnie al di fuori di Microsoft, soprattutto considerato che non avendo team di sviluppo interni paragonabili alla concorrenza Microsoft è proprio la prima che paga una terza parte (leggasi Epic, Bungie, Silicon Knights e moltissime altre) affinchè gli costruisca a puntino l'esclusiva che altrimenti non potrebbe mai avere. Ogni tanto ci si dovrebbe fare un esamino di coscienza e a Microsoft farebbe più che bene.

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